Il Bouldering: la scalata essenziale tra natura e adrenalina

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Al Sentiero del Respiro non serve essere bodybuilder per cimentarsi nel bouldering! Contrariamente a questo simpatico equivoco emerso nel nostro quiz sui social (Instagram, Facebook), il bouldering è una disciplina accessibile che richiede tecnica, equilibrio e concentrazione più che una muscolatura da culturista. Una sfida verticale affascinante che, grazie al “Sass de Beita”, è possibile vivere durante la vostra visita al nostro percorso tra le Dolomiti.

Che cos'è il bouldering: l'arrampicata essenziale

Il bouldering è una forma di arrampicata sportiva che si svolge su massi o pareti di altezza limitata, generalmente compresa tra i 3 e i 7 metri, senza l’utilizzo di corde o imbraghi. Questo lo distingue nettamente dall’arrampicata tradizionale e dal climbing. Il termine deriva dall’inglese “boulder” (masso) e letteralmente significa “arrampicarsi sui massi”.

Ciò che caratterizza questo sport è la sua essenzialità: l’arrampicatore affronta brevi percorsi chiamati “problemi” o “blocchi”, concentrandosi sulla sequenza di movimenti necessari per raggiungere la cima. La sicurezza è garantita da materassini speciali (crash pad) posizionati alla base della parete per attutire eventuali cadute.

Bouldering vs arrampicata vs climbing: le differenze

La principale distinzione tra bouldering e altre forme di arrampicata risiede in alcuni elementi fondamentali:

  • Altezza: mentre nell’arrampicata sportiva e nel climbing le pareti possono raggiungere decine o centinaia di metri, nel bouldering si resta entro altezze contenute.
  • Attrezzatura: il bouldering richiede un’attrezzatura minima (scarpette e magnesite), senza necessità di corde, moschettoni o imbragature tipici dell’arrampicata tradizionale.
  • Tipo di sforzo: l’arrampicata su corda si concentra sulla resistenza per vie lunghe, mentre il bouldering privilegia la potenza e l’esplosività in sequenze brevi ma intense.
  • Approccio: nel bouldering ogni “problema” è come un puzzle da risolvere, richiedendo una pianificazione precisa dei movimenti e una forte concentrazione mentale.

Benefici e approccio al bouldering

Il bouldering non è solo uno sport ma una disciplina completa che offre numerosi benefici:

  • Sviluppa forza, equilibrio e flessibilità
  • Migliora la coordinazione e la consapevolezza corporea
  • Potenzia la concentrazione e la capacità di problem-solving
  • Offre un’attività socializzante dove condividere esperienze e tecniche

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è necessaria una forza eccezionale per iniziare: esistono percorsi adatti a tutti i livelli, e con la pratica costante si acquisiscono progressivamente tecnica e resistenza. L’importante è iniziare con gradualità, rispettando i propri limiti e concentrandosi sulla corretta esecuzione dei movimenti.

Il Sass de Beita: la palestra di roccia del Sentiero del Respiro

Il Sentiero del Respiro offre agli appassionati di arrampicata la possibilità di cimentarsi nel bouldering presso il “Sass de Beita“, la nostra palestra di roccia naturale il cui nome deriva dalla lingua ladina locale. Questa falesia è particolarmente apprezzata per la qualità della roccia dolomitica e per la varietà di vie disponibili, adatte sia ai principianti che agli scalatori più esperti.

Tra le vie principali troviamo percorsi di diversa difficoltà, come “Principianti” (grado 5a), “Giulia” (6a) e “Arianna” (6a+), tutte localizzate nell’area del Sass de Beita. La chiodatura è ottima, con fix o resinati che garantiscono la massima sicurezza, mentre l’arrampicata si svolge su placche che variano dall’appoggiato allo strapiombante.

Considerata la quota e l’esposizione, la falesia è ideale per l’arrampicata in tarda primavera o inizio estate, offrendo un’esperienza di bouldering in Veneto unica nel suo genere, immersa nei panorami spettacolari delle Dolomiti.

Attrezzatura necessaria per il bouldering

Per chi desidera avvicinarsi al bouldering presso il Sentiero del Respiro, l’attrezzatura essenziale include:

  • Scarpette da arrampicata: aderenti e con suola in gomma per massimizzare la presa sulla roccia
  • Magnesite (in polvere o liquida): per mantenere le mani asciutte e migliorare l’aderenza
  • Crash pad (per sessioni outdoor): materassino da posizionare alla base della parete
  • Abbigliamento comodo: che consenta libertà di movimento
  • Spazzolino per pulire le prese dalla magnesite e dallo sporco

Ricordate che per le attività outdoor è sempre consigliabile portare con sé anche scarpe da avvicinamento comode, una giacca antivento e abbigliamento adeguato alla stagione.

Il Sentiero del Respiro: non solo arrampicata e bouldering

Se viaggiate in compagnia di chi preferisce non cimentarsi nell’arrampicata, il Sentiero del Respiro offre numerose alternative per godere appieno della visita. Il percorso di 4 km che si snoda dal suggestivo Castello di Andraz attraverso un magnifico bosco di Cirmoli (Pini Cembri) rappresenta un’esperienza completa tra natura, cultura e benessere.

I pannelli informativi con QR code permettono di scoprire curiosità sul territorio, mentre il panorama sulle Dolomiti regala emozioni indimenticabili a tutti i visitatori. Inoltre, la prima parte del Sentiero è accessibile anche a persone con mobilità ridotta, rendendo l’esperienza inclusiva per tutti.

Dopo una sessione di bouldering al Sass de Beita, non dimenticate di visitare il Castello di Andraz, raggiungibile con una breve passeggiata di 10 minuti, per completare la vostra giornata con un tuffo nella storia locale.

Questo articolo fa parte del progetto di valorizzazione ambientale e turistica promosso da Chiesi Italia in collaborazione con la Regione Veneto, il Comune di Livinallongo del Col di Lana (BL), e l’associazione FederASMA e Allergie ODV.

Fonti: